Nell'ambito del progetto ORANGEES, recentemente finanziato
all’interno della call Bando A del MITE (ora Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica), viene indetta una "call for proposals" aperta ai ricercatori e unità di ricerca affiliate a GISEL che non siano direttamente coinvolte nel progetto Orangees. Tale "call for proposal" è volta all'attivazione di un finanziamento alla ricerca per la realizzazione di piccoli progetti di innovazione nel campo nei materiali per l'accumulo elettrochimico dell'energia. L'obiettivo di questa iniziativa è di sostenere le attività di ricerca e innovazione di gruppi di ricerca non coinvolti in rilevanti finanziamenti internazionali o nazionali.
Il budget complessivo della call è di 100 000 euro: ciascuna idea progettuale (proposal) ha come budget massimo ammissibile la cifra di 25 000 euro. Il Consiglio Direttivo di GISEL è responsabile della selezione dei progetti ammessi a finanziamento, potrà avvalersi della consulenza di esperti anonimi mediante una modalità di peer review trasparente ed potrà eventualmente rimodulare il budget proposto dalle unità di ricerca nelle singole idee progettuali.
Il format (pdf editabile, obbligatorio) per la presentazione delle proposte progettuali è scaricabile da questa pagina web e deve essere inviato entro la deadline del 30 giugno 2023 all'indirizzo di posta elettronica postmaster@giselnetwork.it. Format incompleti non saranno considerati e verranno preliminarmente esclusi dalla valutazione. Il Consiglio Direttivo di GISEL avrà cura di informare i proponenti sullo stato di avanzamento delle procedure di valutazione e approvazione. Il termine ultimo per l'approvazione delle proposte progettuali è il 30 settembre 2023.
L’attività del progetto ORANGEES è rivolta alla sintesi/caratterizzazione/validazione di materiali innovativi, eco-sostenibili ed a basso costo per applicazione in sistemi di accumulo elettrochimico (SAE), quali batterie e supercondensatori (SC). Le attività riguardano lo studio di materiali sia di tipo ibrido (inorganico/organico) che puramente organico, isolando tra questi quelli ottenuti da composti di scarto (es: biomasse), con l’idea di incrementare progressivamente il grado di sostenibilità ambientale delle soluzioni proposte di cui le tecnologie di accumulo potranno beneficiale a medio-lungo termine.
Si tratta di un’attività di ricerca fondamentale che punta a validare materiali sia dal punto di vista delle prestazioni elettrochimiche che della sostenibilità ambientale, attraverso un’attività di scouting, sintesi e caratterizzazione degli stessi, orientata a rendere sempre più marginale la quota della componente inorganica.
Tale attività progettuale è condotta dai più importanti Enti della ricerca italiana, attivi da diversi anni nel settore dei SAE, quali CNR, ENEA, RSE, IIT e INSTM, quest’ultimo prestigioso collettore di competenze a livello nazionale circa la ricerca e sviluppo di materiali avanzati per i SAE. A questa compagine di rilievo, si affiancherà una importante azienda italiana nel settore della realizzazione scala micro- e nano-metrica di texturing di superfici, le cui competenze saranno utilizzate all’interno del progetto per sviluppare pattern funzionali su diverse superfici dei componenti di un SAE. Punto di forza del progetto è la massiva azione di scouting verso diverse tipologie di materiali ancora poco esplorate per applicazioni in SAE e la contestuale azione trasversale della partnership industriale che, in maniera complementare esplora l’ambito dei trattamenti superficiali di alcune componenti interne di un SAE per un potenziale miglioramento del processo di produzione e/o prestazioni; in tal modo il progetto punta a favorire l’innovazione, la sostenibilità e futuri nuovi business, verso settori emergenti del mercato.
Il progetto prevede 5 WP di cui 3 sono dedicati ad attività puramente sperimentali sui materiali da utilizzare come costituenti in un SAE (es: materiale attivo, binder, elettrolita, ecc). All’interno del WP1, l’attività sarà orientata allo studio di composti organici da combinare con materiali inorganici per la realizzazione di componenti ibridi, con obiettivo di favorire un abbassamento dei costi a parità di performance elettrochimica rispetto agli standard attuali. Diverse tipologie di composti organici saranno studiate nel WP2 come potenziali sostituti di materiali presenti in SAE di tipo tradizionale. L’obiettivo è quello di validare nuove opportunità per avvicinare le prestazioni di SAE tradizionali, riducendone complessivamente l’impatto ambientale dalla produzione allo smaltimento. Quest’ultimo aspetto è ancora più centrale nel WP3 dove sono studiati materiali organici derivati dal riutilizzo di scarti nell’ottica di trovare soluzioni “green” legate a composti di facile reperibilità o derivanti da processi di economia circolare di altre filiere. Il WP4 radunerà tutte quelle attività di supporto ai processi di selezione e validazione dei composti organici dei precedenti WP, e che spaziano da studi computazioni di simulazioni di materiali, alle analisi di life cycle assessment fino all’attività sperimentale di texturing funzionale di superfici sviluppata dal partner industriale. Il WP5 raccoglie le azioni messe in campo per favorire la divulgazione dei risultati sperimentali di maggiore rilevanza, attuata sia grazie alla creazione di un sito internet dedicato e periodicamente aggiornato, che mediante l’attivazione di canali multimediali.
Nel complesso, il progetto ORANGEES si pone come punto di partenza per far crescere la sostenibilità della catena del valore dei SAE, fornendo utili risultati per spingere ricerca e delle attività industriali verso dispositivi full-organic.
© 2020. Gisel